“Ci stanno prendendo in giro. Diesel e benzina dal 1 all’8 gennaio sono aumentati in misura pari all’aumento delle accise, gridare alla speculazione e’ una presa in giro. E’ il classico atteggiamento della destra. E’ stato un errore fare due aumenti delle tasse nel giro di un mese, bisognava fare un’operazione piu’ graduale. 30 centesimi tolti di botto nel giro di due settimane sono una mazzata per gli automobilisti italiani. E’ chiaro che trovare un miliardo al mese non e’ facile, ci sono pero’ scelte assurde o non prioritarie fatte dal governo in legge di bilancio che potevano essere evitate. Ad esempio 12 norme di condono che costano oltre 1 miliardo di euro nel 2023. Oppure la flat tax estesa agli autonomi fino agli 80mila euro. Le marchette elettorali fatte dalla destra che costano milioni di euro potevano essere evitate e i soldi utilizzati diversamente”. Lo ha detto il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, ai microfoni della trasmissioni “L’Italia s’e’ desta” su Radio Cusano Campus. “Bisogna mettere i soldi nelle tasche di chi ha piu’ bisogno. Il taglio del cuneo fiscale di 2 punti quando l’inflazione e’ al 12% e’ assolutamente insufficiente”. Sulle primarie del Pd, Misiani ha affermato: “Io appoggio Schlein perche’ al Pd serve una scossa, non una soluzione rassicurante. Siamo usciti duramente sconfitti dalle elezioni e serve un profondo rinnovamento che a mio avviso Schlein incarna piu’ di altri candidati, che comunque rispetto. E poi c’e’ un tema di posizioni politiche. Nel programma e nelle idee che Schlein incarna c’e’ il collegamento tra lavoro, giustizia sociale ed emergenza climatica. Da li’ il Pd puo’ ripartire e riconquistare il suo senso”.

“Non si può andare avanti all’infinito col Superbonus 110%, aveva senso all’inizio perché c’era un’economia che stava crollando. Adesso servirebbe un incentivo stabile, meno generoso, che duri almeno fino al 2030. L’Ue sta varando una direttiva, è giusto che ognuno faccia la propria parte. Servono incentivi che durino nel tempo e che diano certezze alle famiglie. Inoltre ci sono 5 miliardi di crediti fiscali incagliati che non si capisce che fine faranno”. “L’obiettivo della carbonizzazione e dell’azzeramento delle emissioni di CO2 – ha sottolineato – è un’operazione che crea benefici per tutti. Efficientare gli edifici ha dei costi permette di ridurre i consumi del 40-50% e questo comporta risparmi enormi, inoltre crea economia e posti di lavoro. Ovviamente l’efficientamento ha un costo e lo Stato se ne deve far carico in parte, perché se lo facesse totalmente sarebbe insostenibile”.

 

 

 


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