“Al di là dei dubbi di costituzionalità sollevati dai tecnici del Senato, il problema più immediato della tassa sugli extraprofitti delle banche decisa dal GOVERNO MELONI è un altro: le entrate che ne deriveranno non potranno essere utilizzate a copertura della prossima manovra di bilancio, perché la relazione tecnica della ragioneria non le quantifica. Di conseguenza, le misure che il GOVERNO dice di voler finanziare con la tassa – il fondo mutui prima casa e non meglio specificati ‘interventi di riduzione della pressione fiscale di famiglie e imprese’ – dovranno aspettare il termine di versamento della tassa. In pratica, se tutto va bene dopo giugno 2024. Con buona pace dei mutui, delle famiglie e delle imprese”. Lo afferma in un post su X Antonio Misiani, del PD, che pubblica il passaggio della relazione tecnica, in cui si legge: “La disposizione determina effetti positivi in termini di entrate prudenzialmente non stimati”.
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