Di seguito il testo della mozione sulla Tav, primi firmatari Mauro Laus e Andrea Marcucci, sottoscritta da tutto il gruppo del Pd al Senato

Il Senato,

Premesso che,

sono migliaia i cittadini piemontesi, amministratori, sindaci, esponenti politici di tutta Italia che chiedono il completamento e la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino – Lione;

 

Considerato che,

         l’Alta velocità Torino-Lione, che è un collegamento ferroviario internazionale, che consentirà di connettere in modo più rapido il Nord del Paese al sistema europeo dell’Alta velocità/Alta capacità. Essa rappresenta parte integrante del Corridoio Mediterraneo  TEN-T che dovrà garantire un collegamento stabile, a sud delle Alpi, tra l’Europa Occidentale e quella centro-orientale, dalla Spagna fino al confine con l’Ucraina;

 

il Corridoio ha una lunghezza di circa 3.000 km e nasce per favorire gli scambi economici e rafforzare la competitività dei Paesi dell’Europa mediterranea, attraverso una rete ferroviaria al tempo stesso di alta velocità e alta capacità merci/passeggeri, che incroci anche i maggiori porti merittimi e fluviali, le grandi città e gli aereoporti. Le regioni lungo il Corridoio Mediterraneo rappresentano 18 per cento della popolazione europea ed il 17 per cento del PIL europeo;

 

in questa rete, il nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione si trova nell’intersezione dei due grandi assi di comunicazione tra il Nord e il Sud e tra l’Est e l’Ovest europeo: una linea per merci e passeggeri che si estende per circa 270 km, di cui il 70 per cento in Francia e il 30 per cento in Italia. La parte fondamentale dell’opera è la sezione transfrontaliera, di cui l’89 per cento realizzato in galleria;

 

il tunnel di base del Moncenisio, lungo 57,5 km, di cui 45 in territorio francese e 12,5 in territorio italiano, è costituito da due canne a singolo binario. Collega le stazioni internazionali di Saint-Jean-de-Maurienne e di Susa. Il costo della sezione transfrontaliera, certificato da una società internazionale, è di 8,6 miliardi di euro. Il 40 per cento dell’importo è cofinanziato dall’Unione europea, mentre la quota restante è suddivisa tra i due Paesi (35 per cento per l’Italia, 25 per cento per la Francia);

 

a partire dalla 14^ legislatura, tutti i Governi che si sono succeduti alla guida del Paese – Governi Berlusconi, Prodi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni – hanno assunto impegni internazionali per la realizzazione dell’opera infrastrutturale e le rispettive maggioranze hanno approvato atti in parlamento che impegnavano l’esecutivo in carica nella realizzazione dell’opera;

 

in particolare, nel corso degli ultimi anni, l’Italia ha sottoscritto un accordo con la Francia, in data 30 gennaio 2012, ratificato da entrambi i Paesi, per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione;

 

successivamente, in data 24 febbraio 2015, l’Italia e la Francia hanno sottoscritto un altro accordo finalizzato all’avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino – Lione;

 

in data 8 marzo 2016, durante l’incontro bilaterale Italia – Francia, svoltosi a Venezia, è stato sottoscritto un protocollo internazionale e in data 7 giugno 2016 è stato validato il regolamento dei contratti da parte della commissione intergovernativa che ha completato l’iter procedurale per la realizzazione dell’opera;

 

tale accordo è stato ratificato con l’approvazione della legge 5 gennaio 2017, n. 1;

 

Rilevato che,

nel Paese si è ormai diffusa una grave preoccupazione, fra cittadini e imprese, in relazione alla decisione dell’esecutivo di sottoporre, in linea con quanto previsto nel programma di governo, alcune grandi opere infrastrutturali di rilevanza nazionale ed internazionale ad un’analisi costi benefici che di fatto determinerebbe il blocco dei lavori in corso o l’allungamento dei tempi della loro realizzazione. Tale situazione si aggiunge alla crisi strutturale del comparto che ha messo in grave difficoltà le principali imprese operanti nel settore;

nel caso della TAV Torino-Lione, il Governo ha addirittura deciso di congelare gli appalti già finanziati, chiedendo alla Telt, la società italo-francese che coordina la costruzione dell’opera, di rinviare bandi degli appalti già previsti e finanziati, in ragione della necessità di dare tempo per le conclusioni delle analisi costi-benefici;

la decisione assunta dal Governo sulla Tav Torino-Lione, in corso di realizzazione o già finanziate, per le quali sono state impegnate e spese ingenti risorse economiche, oltre a bloccare il Paese e mettere in difficoltà un rilevante numero di imprese e di lavoratori impegnati nella loro realizzazione, rischia di compromettere il pieno rispetto di accordi internazionali assunti dal nostro Paese per le grandi opere della rete TEN-T;

 

a sostegno della realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Torino – Lione, sono state organizzate manifestazioni spontanee nella città di Torino. L’ultima, svoltasi lo scorso 12 gennaio in Piazza Castello, ha visto tra i manifestanti la presenza di esponenti di maggioranza del Governo che insieme agli altri hanno manifestato per ribadire il Si alla Tav;

 

la velocità della ripresa economica e la competitività del nostro Paese dipende in buona misura anche dalla realizzazione di importanti investimenti pubblici e privati. Sulle grandi opere infrastrutturali si misura la capacità del Governo di guardare al futuro e di dotare il Paese di un sistema connesso, integrato con il resto dell’Europa e capace di creare crescita;

 

impegna il Governo

a procedere in tempi brevi alla prosecuzione dei lavori della nuova linea ferroviaria Torino – Lione sbloccando gli appalti in capo a TELT.

 

LAUS

MARINO

ROSSOMANDO

TARICCO

MARCUCCI

RENZI

MALPEZZI

MIRABELLI

VALENTE

COLLINA

FERRARI

BINI

CIRINNA’

MARGIOTTA

ALFIERI

ASTORRE

BELLANOVA

BITI

BOLDRINI

BONIFAZI

COMINCINI

CUCCA

D’ALFONSO

D’ARIENZO

FARAONE

FEDELI

FERRAZZI

GARAVINI

GIACOBBE

GINETTI

GRIMANI

IORI

MAGORNO

MANCA

MESSINA Assuntela

MISIANI

NANNICINI

PARENTE

PARRINI

PATRIARCA

PINOTTI

PITTELLA

RAMPI

RICHETTI

ROJC

SBROLLINI

STEFANO

SUDANO

VATTUONE

VERDUCCI

ZANDA


Ne Parlano