‘Non poniamo veti e basta abbiamo avanzato proposte’
«C`è arroganza…». Massimo Mucchetti è uno degli autosospesi. Giornalista, senatore dem, dall`inizio della discussione sulle riforme si è schierato per il Senato elettivo.
 Mucchetti, lei si è autosospeso per solidarizzare contro la sostituzione di Mineo?
«Sostituzione di Mineo? L`epurazione di Mineo! E c`è stata anche l`epurazione preventiva di Vannino Chiti. Come dire: sono state messe le mani avanti caso mai Chiti si dimettesse da presidente della commissione per le politiche europee e tornasse al suo seggio originario in commissione Affari costituzionali».
Ma undici milioni di elettori chevogliono riforme e animodemamento del paese, come ricorda Renzi, valgono forse più di Mineo e di 13 senat ori dissidenti?
 «C`è già stato un altro che parlava di otto milioni di baionette…Usare il voto per le europee come un voto a favore della soluzione pasticciata che il ministro Boschi e il premier Renzi propongono peril Senato mentre sono in atto trattative, non vorrei sottobanco, con Forza Italia e la Lega, mi parè una forzatura demagogica. E mi pare che il premier e i suoi colonnelli, personalizzando la polemica contro un singolo senatore o contro anche un manipolo di 14 autosospesi, sparano con il cannone contro una frotta di rondinelle».
Dopo l`autosospensione è scontro. Siete al muro contro muro?
«No, la nostra è una forma ‘non violenta ‘ di protesta contro una misura che lede prima di tutto lo spirito del regolomento del gruppo del Pd».
In questo modo vi mettete di traverso alle riforme?
«Questa è volgare propaganda. Noi siamo per le riforme. Ma togliere il diritto di voto ai cittadini sul Senato non è una riforma, ma una controrifoma».
Siete il Pd dei veti, delle cattive abitudini, senatore Mucchetti?
«Ma cosa vuol dire, sono battute che non corrispondono alla realtà. Noi abbiamo fatto la proposta di dimezzare il numero dei deputati, è un veto? Intanto siamo in attesa di un chiarimento: con Zanda ci vedremo lunedì».

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