“Il caso Minzolini sta facendo emergere i cattivi umori di quella sinistra che si rifiuta di discutere le ragioni di chi, da sinistra, non ha votato la decadenza del senatore di Forza Italia. Intendiamoci, la parte più rilevante di questo lato dello schieramento politico, pur approvando la decadenza di Augusto Minzolini, dialoga con chi la pensa diversamente. Ma un’altra parte reagisce offendendo attraverso mail grondanti odio, non di rado anonime”, così Massimo Mucchetti, senatore del Pd, torna oggi, in un intervento sul suo blog, sul caso del senatore di Forza Italia, Augusto Minzolini.
“La leadership del Pd – ricorda Mucchetti – si è espressa per la decadenza. Come il M5S. Matteo Renzi ha detto che avrebbe votato sì, se fosse stato senatore. Graziano Delrio ha addirittura criticato la presidenza del gruppo parlamentare del Senato per aver concesso la libertà di coscienza. A proposito di queste due prese di posizione, la seconda contrassegnata da un evidente eccesso di zelo quando dimentica che un uomo la libertà di coscienza la pratica senza bisogno di concessioni, faccio notare che entrambe arrivano a votazioni già fatte quando il caso Minzolini pendeva da mesi. Emanano il tipico odore dell’opportunismo. Che cosa ha impedito a Renzi e a Delrio di farsi sentire per tempo dentro il partito, sui giornali o in Tv? Temo che il Congresso imminente renda tutto strumentale”, chiosa il presidente della Commissione industria di palazzo Madama, che poi aggiunge: ” Come strumentale mi pare Michele Emiliano quando promette di non ricandidare i 19 senatori Pd che hanno votato contro la decadenza di Minzolini, ove lui, Emiliano, diventasse segretario del Pd. ‘A Miche’, che fai? Da neo segretario invaliderai le parlamentarie nel caso qualche reprobo vincesse una candidatura? Ma via… E poi, Miche’, ma chi ti ha mai chiesto qualcosa?”


Ne Parlano