«Pensare di cacciare Berlusconi dal Senato con un colpo di maggioranza nella Giunta delle elezioni mi pare ingenuo sul piano politico e sbagliato sul piano del diritto». Per questo Massimo Mucchetti (Pd) sta lavorando a un ddl che permetta di sciogliere, una volta per tutte, il nodo del conflitto di interessi. «Sostituendo – spiega – il principio di ineleggibilità con quello di incompatibilità».
Ingenuo perché?
 «Perché un Berlusconi dichiarato ineleggibile potrebbe far cadere il governo, andare alle urne come martire, vincere le elezioni, reinterpretare di nuovo la legge e riprendere lo stesso seggio da domande a Massimo Mucchetti Senatore Pd Ex giornalista Massimo Mucchetti, ex vicedirettore del Corriere della Sera, è stato eletto nelle ultime elezioni in Parlamento dove era stato rimosso. Un leader politico non potrà mai essere cancellato dalla scena in questo modo. D`altra parte anche Grillo comanda il Movimento 5 Stelle stando fuori dal Parlamento».
Perchè sbagliato sul piano giuridico?
«La legge 361 de11957 fa riferimento all`ineleggibilità di amministratori, dirigenti e consulenti di società che abbia- no concessioni o licenze d`uso di beni pubblici da parte dello Stato ma non agli azionisti di queste società qualora siano ad azionariato plurimo, come Mediaset».
Quindi, come se ne esce?
 «Se un amministratore o un dirigente può dimettersi in un attimo e risolvere il problema, un azionista di controllo deve vendere la sua partecipazione. Il che richiede un periodo di tempo congruo ma con una scadenza perentoria, decorsa la quale, in caso di mancata vendita, il parlamentare in conflitto di interessi decade per incompatibilità».
Previsioni sui tempi e in ordine a possibili convergenze sul ddl?
«Il testo è in fase di avanzata preparazione. Non credo di essere isolato».
 Si riferisce ai colleghi del Pd?
«Questa soluzione può rappresentare un punto di equilibrio nel Partito democratico e non solo».
Ottimista anche rispetto al Pdl?
«Nel momento in cui parla di riforme istituzionali in senso semi-presidenziale o, addirittura, presidenziale, verso le quali non ho un`ostilità di principio, credo che il Pdl non possa non porsi anche l`obiettivo di regolare in modo serio, ben oltre la legge Frattini, il conflitto di interessi in capo ai parlamentari. In ogni caso, in Parlamento, non c`è solo il Pdl».

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