Alla quinta seduta, dopo fieri contrasti, l`azionista Governo riesce finalmente a nominare il nuovo vertice delle FS imperniato su Michele Elia.
Il premier ha mantenuto la promessa di continuità fatta a Mauro Moretti per passare dalle FS a Finmeccanica. E uno dei primi effetti della strepitosa vittoria elettorale del Pd made in Florence sulla scacchiera del potere economico. Con l`Autorità dei trasporti in campo non mancherà la concorrenza sulle tratte a mercato con bassi margini. La vera scommessa sarà sul trasporto locale a margini inesistenti o risicati e sul rapporto di FS con l`industria nazionale fornitrice di materiale rotabile, di trazione e di segnalamento. Moretti sognava il modello francese. Ma ora Alstom è in vendita. Certo, non al primo che passa, ancorché sia un blasonatissimo americano. Ma sembra proprio in vendita. L`economia globale è complicata. Dove andrà AnsaldoBreda?
Sull`Ilva si sta giocando una partita opaca nel momento in cui Enrico Sondi sta per ultimare il suo mandato annuale. Scade il 4 giugno. Può essere rinnovato, naturalmente, I concorrenti privati dell`Ilva non vogliono. Ma soldi sul tavolo non ne mettono. Contestano le soluzioni tecnologiche innovative prospettate da Bondi ma lo fanno ex cathedra, senza confronti nel merito e senza guardare in casa propria. Si profila il rischio di uno spezzatino con l`Ilva di Novi e quella di Genova a disposizione dei privati e Taranto a Mittal che ne ridurrebbe la produzione a 5 milioni di tonnellate tagliando l`occupazione. Altra ipotesi e il ricorso alla legge Marzano. Ma in entrambi i casi bisognerebbe riscrivere il decreto Ilva, abbassandone gli obiettivi sul piano ambientale, industriale e occupazionale. Un governo che vuol fare industria e non Confindustria, promuovendo innovazione e lavoro in un ambiente migliore e non finanza e taglio dei posti di lavoro in un ambiente peggiore, ci penserà bene prima di dare retta a certe sirene. Ne siamo sicuri.

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