Il decreto che commissaria l`Ilva apre un problema sul diritto di proprietà ma ne può risolvere due sui fronti della salute pubblica e della salvaguardia di un`attività produttiva di cruciale importanza. L`onorevole Renato Brunetta e il senatore Pierferdinando Casini si sono scandalizzati per il presunto esproprio proletario ai danni della famiglia Riva e degli altri azionisti dell`Ilva. Il presidente della Confmdustria ha manifestato una fiducia cauta e non certo in bianco nelle assicurazioni del ministro Flavio Zanonato. Un imprenditore prestato alla politica, come Alberto Bombassei, è sulla stessa linea. Una tale distanza si piega con il gioco della politica, ma deve anche far riflettere. Al momento della conversione in legge, le Camere potranno verificare se e come sia avvenuto il contraddittorio con l`azienda, che taglierebbe la testa alle discussioni sul diritto dí proprietà. Al tempo stesso, dovranno valutare se ci sono alternative migliori davanti al contrasto tra politica e magistratura, che può portare alla chiusura dell`Ilva. E che rappresenta la fonte primaria di quell`incertezza che nessuno vuole.
Nel suo intervento di ieri su questo giornale, Casini non esclude che il Parlamento possa intervenire con un`indagine conoscitiva su Taranto. In realtà, l`indagine è già stata avviata la scorsa settimana dalla Commissione Industria del Senato. Secondo il direttore generale dell`Ispra, Stefano Laporta,l’Ilva pugliese sarà l`aciaieria più pulita d`Europa, una volta attuata l`Aia (Autorizzazione integrata ambientale). D`Europa e, aggiungo io, del mondo, visto come stanno le acciaierie americane e cinesi. Ma proprio per questo sarà utile avere un quadro almeno europeo degli standard ambientali nazionali e regionali e dello stato dei siti industriali a rischio. L`ambiente non deve diventare un handicap. Il Garante dell`Aia, Vincenzo Esposito, ha ricordato come su 94 prescrizioni dell`Aia siano 11 quelle violate per diverse ragioni, alcune di forza maggiore e ciascuna di diversa gravità. Tanto, a suo parere, bastava per affidare l`esecuzione dell`Aia a un commissario senza commissariare tutta l`azienda.
Mercoledì 12 giugno, nel quadro della leale collaborazione tra poteri dello Stato, la Commissione ascolterà il procuratore capo della Repubblica diTaranto, Franco Sebasti°. Cercheremo di capire se e come potrà cambiare il rapporto con l`azienda nel momento in cui la vecchia proprietà, responsabile dell`inquinamento, non avrà più ruolo né responsabilità nella gestione e all`Autorizzazione ambientale integrata dell`autunno 2012, si sovrapporrà il nuovo piano ambientale previsto dal decreto. L`azione del Parlamento e del Governo è volta a consentire il graduale risanamento ambientale del grande stabilimento pugliese in costanza di attività. Un recente referendum ha chiarito che la città non è disposta a seguire la minoranza che, strumentalizzando la magistratura, vorrebbe lo smantellamento della fabbrica senza nemmeno porsi il problema di come riassorbire 40mila disoccupati e di chi dovrebbe pagare la bonifica dell`intero sito industriale.
Nel suo intervento di ieri su questo giornale, Casini non esclude che il Parlamento possa intervenire con un`indagine conoscitiva su Taranto. In realtà, l`indagine è già stata avviata la scorsa settimana dalla Commissione Industria del Senato. Secondo il direttore generale dell`Ispra, Stefano Laporta,l’Ilva pugliese sarà l`aciaieria più pulita d`Europa, una volta attuata l`Aia (Autorizzazione integrata ambientale). D`Europa e, aggiungo io, del mondo, visto come stanno le acciaierie americane e cinesi. Ma proprio per questo sarà utile avere un quadro almeno europeo degli standard ambientali nazionali e regionali e dello stato dei siti industriali a rischio. L`ambiente non deve diventare un handicap. Il Garante dell`Aia, Vincenzo Esposito, ha ricordato come su 94 prescrizioni dell`Aia siano 11 quelle violate per diverse ragioni, alcune di forza maggiore e ciascuna di diversa gravità. Tanto, a suo parere, bastava per affidare l`esecuzione dell`Aia a un commissario senza commissariare tutta l`azienda.
Mercoledì 12 giugno, nel quadro della leale collaborazione tra poteri dello Stato, la Commissione ascolterà il procuratore capo della Repubblica diTaranto, Franco Sebasti°. Cercheremo di capire se e come potrà cambiare il rapporto con l`azienda nel momento in cui la vecchia proprietà, responsabile dell`inquinamento, non avrà più ruolo né responsabilità nella gestione e all`Autorizzazione ambientale integrata dell`autunno 2012, si sovrapporrà il nuovo piano ambientale previsto dal decreto. L`azione del Parlamento e del Governo è volta a consentire il graduale risanamento ambientale del grande stabilimento pugliese in costanza di attività. Un recente referendum ha chiarito che la città non è disposta a seguire la minoranza che, strumentalizzando la magistratura, vorrebbe lo smantellamento della fabbrica senza nemmeno porsi il problema di come riassorbire 40mila disoccupati e di chi dovrebbe pagare la bonifica dell`intero sito industriale.