di Matteo Renzi*
‘C’è un punto chiave, sul quale non posso transigere: quando si scrive ‘risparmiatori truffati, banchieri salvati’. Vorrei che su questo tema per un attimo la serietà dei numeri prendesse il sopravvento rispetto alla strumentalizzazione a fini elettorali.
Il contenuto del decreto-legge che il Governo ha approvato nel mese di novembre, che verrà peraltro recuperato e tradotto in un emendamento al disegno di legge di stabilità, ha consentito ad un milione di risparmiatori italiani di tornare lunedì in banca e trovare i propri soldi. Se non avessimo adottato questo decreto-legge – è bene dirlo con grande forza – in virtù di regole europee precedentemente approvate e di scelte politiche dei governi precedenti, non soltanto quei risparmiatori non avrebbero trovato la banca, né i conti correnti, ma 7.200 persone, lavoratori come altri, non avrebbero ricevuto lo stipendio.
Le opposizioni affermano che in Germania la cancelliera Merkel ha stanziato delle risorse per salvare le banche. È vero, ciò è accaduto. Ma la cancelliera Merkel ha fatto ciò che in quegli anni era permesso e possibile. Negli stessi anni il governo italiano, di cui Fi e Lega facevano parte, ha scelto di non impiegare risorse per salvare le banche. Ha salvato Credieuronord, banca vicina alla Lega, ma non ha salvato il sistema bancario. Questa è la verità. Se in quella fase il governo avesse investito i soldi necessari, non ci sarebbe stato alcun tipo di problema adesso. E voglio aggiungere un’altra cosa, perché deve essere chiaro: a fronte di un milione di persone che sono state salvate con questo decreto-legge, non esiste alcuna norma ad personam che abbia salvato nessun’altro.
La stagione delle leggi ad personam è terminata. Lo dimostrano i fatti e le scelte del governo: noi abbiamo commissariato Banca Etruria e gli altri istituti in difficoltà non guardando in faccia nessuno. Per questo noi non permettiamo a nessuno di accusarci di conflitto di interessi.
Gli italiani hanno diritto di sapere che se il Governo non avesse fatto ciò che ha fatto, un milione di persone avrebbe visto andare in fumo i propri risparmi.
Siccome per anni qualcuno ha pensato di far finta di niente sulla gestione delle banche, si sappia che da questa parte c’è un Governo che non ha paura della verità e che ha salvato un pezzo d’Italia che qualcuno avrebbe voluto vedere senza denaro e conti correnti’.
* dal discorso nell’aula di Palazzo Madama del 16 dicembre 2015
Il contenuto del decreto-legge che il Governo ha approvato nel mese di novembre, che verrà peraltro recuperato e tradotto in un emendamento al disegno di legge di stabilità, ha consentito ad un milione di risparmiatori italiani di tornare lunedì in banca e trovare i propri soldi. Se non avessimo adottato questo decreto-legge – è bene dirlo con grande forza – in virtù di regole europee precedentemente approvate e di scelte politiche dei governi precedenti, non soltanto quei risparmiatori non avrebbero trovato la banca, né i conti correnti, ma 7.200 persone, lavoratori come altri, non avrebbero ricevuto lo stipendio.
Le opposizioni affermano che in Germania la cancelliera Merkel ha stanziato delle risorse per salvare le banche. È vero, ciò è accaduto. Ma la cancelliera Merkel ha fatto ciò che in quegli anni era permesso e possibile. Negli stessi anni il governo italiano, di cui Fi e Lega facevano parte, ha scelto di non impiegare risorse per salvare le banche. Ha salvato Credieuronord, banca vicina alla Lega, ma non ha salvato il sistema bancario. Questa è la verità. Se in quella fase il governo avesse investito i soldi necessari, non ci sarebbe stato alcun tipo di problema adesso. E voglio aggiungere un’altra cosa, perché deve essere chiaro: a fronte di un milione di persone che sono state salvate con questo decreto-legge, non esiste alcuna norma ad personam che abbia salvato nessun’altro.
La stagione delle leggi ad personam è terminata. Lo dimostrano i fatti e le scelte del governo: noi abbiamo commissariato Banca Etruria e gli altri istituti in difficoltà non guardando in faccia nessuno. Per questo noi non permettiamo a nessuno di accusarci di conflitto di interessi.
Gli italiani hanno diritto di sapere che se il Governo non avesse fatto ciò che ha fatto, un milione di persone avrebbe visto andare in fumo i propri risparmi.
Siccome per anni qualcuno ha pensato di far finta di niente sulla gestione delle banche, si sappia che da questa parte c’è un Governo che non ha paura della verità e che ha salvato un pezzo d’Italia che qualcuno avrebbe voluto vedere senza denaro e conti correnti’.
* dal discorso nell’aula di Palazzo Madama del 16 dicembre 2015