di Camilla Fabbri e Salvatore Tomaselli
bollette
La crisi deve passare, il Paese ripartire e, con esso, i livelli occupazionali.  Forse il decreto Destinatione Italia approvato in Senato è ancora troppo poco per garantire tutto ciò, ma è un punto di partenza importante affinché le imprese possano riacquisire fiducia e tornare a investire.
Altri provvedimenti seguiranno con il nuovo governo, con un’attenzione fortissima alle aziende, al mondo dell’impresa, a quei cittadini che tutti i giorni rischiano mettendosi in gioco. Lo dobbiamo a questo mondo fatto di artigiani e piccoli imprenditori, fatto di chi sceglie ‘l’intrapresa’ come fonte di uno sviluppo certamente non solo economico .
Le misure contenute nel decreto possono avviare un processo virtuoso di abbattimento dei costi dell’energia, in attesa di iniziative più forti e più coraggiose che possano ulteriormente limitare o eliminare rendite che negli anni si sono accumulate e che sono finite nella bolletta degli italiani.
Quanto al credito di imposta per sostenere le spese incrementali delle aziende in ricerca e sviluppo, abbiamo un intervento consistente dal punto di vista finanziario con una previsione di 600 milioni per il prossimo triennio. Altrettanto significativi mi paiono l’introduzione di un voucher per favorire la digitalizzazione e la connettività delle piccole e medie imprese, fattore su cui il nostro tessuto produttivo registra ancora ritardi e difficoltà rispetto al resto d’Europa.