“Oggi può essere un momento storico per il futuro dell’intelligenza artificiale in Europa e nel mondo”, dichiarano i senatori del Partito Democratico Antonio Nicita e Lorenzo Basso. “In una sessione di trilogo cruciale, Parlamento, Commissione e Stati Membri si riuniscono per discutere e modulare l’AI Act, una legislazione pionieristica destinata a plasmare il futuro di questa tecnologia e come la useremo.
L’AI Act rappresenta un passo significativo verso un’era di innovazione responsabile e sicura nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Per questo non deve essere depotenziato e garantire un’efficace regolamentazione dei modelli fondazionali, che non blocchi l’innovazione delle imprese europee e possa proteggere i diritti dei cittadini e promuovere la fiducia nel settore
Non capiamo”, continuano i senatori, “la posizione strabica dell’Italia: da una parte il Ministro delle Imprese Urso che dichiara di non voler regolamentare i grandi modelli fondazionali di proprietà delle grandi aziende tecnologiche americane, dall’altra la posizione incerta e confusa del Sottosegretario all’innovazione tecnologica Butti, che dovrebbe gestire le politiche di intelligenza artificiale, ma che non ha mai smentito il collega di governo. Nella speranza che il Governo Italiano prenda una posizione chiara, auspichiamo che la discussione odierna sia un passo avanti verso un futuro in cui l’AI è utilizzata per il bene comune, rispettando i valori umani fondamentali e promuovendo un progresso sostenibile.