“L’antitrust ha inviato una segnalazione al Governo e al Parlamento valutando negativamente l’abrogazione della norma che fino ad oggi ha consentito ad Agcm di imporre, al di fuori dell’applicazione dell’art. 3 della L.287/90, a società in regime di monopolio un obbligo a contrarre con concorrenti di proprie divisioni o società in relazione all’accesso a beni e servizi esclusivi per operare in mercati diversi da quelli oggetto di monopolio. La norma abrogata dal dl 113 del Governo puntava a prevenire il leveraging cioè l’uso strategico di un vantaggio competitivo, ove esistente, in mercati diversi da quelli in regime di monopolio ragione dell’accesso esclusivo a beni e servizi da parte di divisioni o società riconducibili all’azienda in regime di monopolio. L’antitrust ritiene l’abrogazione sbagliata, per il venir meno di uno strumento volto a ripristinare condizioni concorrenziali in mercati diversi da quello in regime di monopolio. L’Agcm muove una giusta e opportuna contestazione. Anche perché, aggiungiamo, nella relazione illustrava della norma, il Governo cade in un marchiano errore allorché applica la dottrina Bronner, rispetto ad un’essential facility, a mercati diversi da quelli in cui l’impresa interessata esercita il monopolio, arrivando addirittura a citare casi inapplicabili di cream skimming (che riguarderebbero semmai il mercato in monopolio) per i mercati diversi per i quali la norma prevede una parità di trattamento. Inoltre, non risulta veritiera l’osservazione del Governo che la norma in questione risale a un periodo antico precedente la regolazione settoriale. Peraltro, è noto che eventuali rischi di calo della remunerazione di servizio universale legati alla concorrenza possono trovare una compensazione regolatoria nell’attivazione del fondo di compensazione al quale i concorrenti (nei mercati serviti da servizio universale) possono esser chiamati a contribuire in quota parte. Si tratta quindi da parte del Governo di un’abrogazione ingiustificata, infondata e anticoncorrenziale. Ci auguriamo che il Governo accolga le osservazioni segnalate dall’Agcm ritirando la norma già in Commissione in Senato”.
Così in una nota il Sen. Antonio Nicita, Vice Presidente del gruppo PD in Senato.