A un mese circa dal voto la campagna elettorale sembra ancora lontana dallo sprint, ma dietro le apparenze l’agitazione è vorticosa e i pronostici sono i più disparati. La partecipazione di otto candidati a sindaco è comunque la riprova di un livellamento ma anche di un significativo fermento. «In teoria otto candidati rivelerebbero una grande partecipazione della città – commenta Antonio Nicita, senatore e commissario del Pd di Siracusa – un grande senso civico e questo di per sé è positivo. In realtà in questi mesi non c`è stata un’attenzione sui programmi, sui contenuti, sulla città ma semplicemente tattica e questo dà da pensare. Secondo me è più l`effetto del Consiglio comunale che non c’è stato, quindi una voglia di partecipazione che non effettivamente l`emersione di istanze vere. Da questo punto di vista sarebbe stato preferibile avere delle aggregazioni più ampie, un numero ristretto di candidati e una maggiore attenzione ai problemi da affrontare».
Il centrosinistra alla fine, con fatica, è riuscito a trovare l`unità e ha puntato su una giovane donna, Renata Giunta, professionista seria e apprezzata ma quasi sconosciuta.
«Come Partito democratico siamo in una fase di ricostruzione. Adesso dobbiamo far vedere al nostro elettorato e alle persone che ci hanno dato fiducia qual è il partito che vogliamo costruire. Renata Giunta rappresenta il nostro partito, è una giovane donna preparata, con una grande passione civile perché ha unito all`esperienza tecnica della sua professione, tre anni di presidente di Libera contro le mafie. E’ riuscita con la sua personalità ad unire Pd, 5 Stelle e altre forze di sinistra, un grande schieramento che ha avuto in passato difficoltà ad aggregarsi. Renata Giunta in questo momento è l’immagine del Pd che vogliamo, perché veniamo da un periodo di grandi divisioni interne nel Pd e da rapporti conflittuali con le altre forze di centrosinistra sia in città che a livello nazionale. Il grande sforzo che abbiamo fatto è quello di offrire all`elettorato di centrosinistra una candidatura unitaria e seria. E` vero che Giunta non è molto conosciuta, però noi impegneremo questo mese che manca per farla conoscere. Soprattutto facciamo un appello all`elettorato di centrosinistra perché finalmente c`è una candidata che risponde a quello che loro ci hanno chiesto: unità, competenza e innovazione».
Renata Giunta è risultata prima rispetto agli altri candidati in un recente sondaggio.
E` credibile questo risultato? «Io conosco la società che l`ha fatto e ha la sua attendibilità. Poi certo, in questo momento i sondaggi sono preliminari, non tengono conto delle liste ma soltanto di ciò che farebbe l`elettorato se votasse solo per i sindaci. Non mi meraviglio che la Giunta sia prima perché se tutto l`elettorato di centrosinistra unito va a votare per queste elezioni dando un senso politico alla sua scelta, Renata Giunta va sicuramente al ballottaggio. Le forze del centrosinistra sono tra il 20 e il 30% circa in città. Altra cosa se invece prevale il voto del singolo candidato, di chi voti nella liste senza guardare gli effetti che puoi avere sul candidato».
La sua sintesi sull`Amministrazione Italia.
«Siracusa ha avuto in questi anni alcuni buoni interventi ma restano molti annosi problemi che riguardano alcuni temi fondamentali: la rete idrica, la mobilità, la vivibilità nei quartieri periferici, l`accoglienza del turista, un welfare inclusivo, lo spopolamento dei nostri giovani. Si è poi perduto il faro di Siracusa come capoluogo di provincia e snodo di un’area vasta e di sintesi delle ambizioni economiche. Temi che per essere affrontati hanno bisogno di un confronto politico aperto, inclusivo e capace di unire i diversi portatori di interesse. Registro invece una frattura profonda tra questa Amministrazione e le forze politiche che ne hanno decretato la nascita. Per questo mi sono speso per riunire il centrosinistra siracusano, a partire dai contenuti e dietro una giovane donna competente, generosa e volenterosa. Come dovrebbe essere la nostra città. Temo fortemente una vittoria di questa destra “straniera”, guidata da Palermo e da Catania, che finirebbe per impoverire ulteriormente il nostro futuro».
Senatore Nicita, chi va al ballottaggio?
«Sarà Giunta contro Messina, due idee opposte di città e di politica, da Siracusa deve partire una risposta chiara contro questa destra per come sta governando a Palermo e a Roma».


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