“Da alcune settimane si assiste ad una nuova, ridicola, saga della guerra Salvini-Piantedosi contro le ONG che salvano vite in mare. Un senso del ridicolo che si estende a quanti nel Governo assistono inermi al nuovo copione. Dopo il fallimento dei porti chiusi, sconfitti dal senso di realtà e dai tribunali,  e dei porti ‘socchiusi’  degli sbarchi selettivi, sconfitti dai medici delle ASP siciliane, adesso si passa ai ‘porti lontani’: Livorno, La Spezia, Ravenna. Dal momento che è facile verificare quante banchine libere vi siano in numerosi porti meridionali, la scelta del Governo di offrire ‘posti sicuri’ sempre più lontani, viola i trattai internazionali, dal momento che le persone soccorse vanno fatte scendere nel modo più veloce possibile nel primo posto sicuro”. Lo dice il senatore del Pd Antonio Nicita.
“La nuova strategia del Governo – prosegue Nicita –  punta a punire chi salva vite e ad allungarne i tempi di sbarco, nonché a ritardarne il ritorno in acque internazionali al fine di poter salvare altre vite. Ci auguriamo che tali ritardi non debbano pesare sulla coscienza di chi opera scelte illogiche, inefficienti e politicamente infantili. Una nuova stagione della guerra salviniana contro le ONG che il Ministro Salvini perde da anni e che continuerà a perdere contro il diritto internazionale. Triste che il ministro Piantedosi si arruoli alla guerra della propaganda, contro il rispetto della dignità e del diritto”.

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