Nel concludere la sua relazione nelle Commissioni riunite bilancio, il Ministro Giorgetti ha citato a sproposito una frase di Keynes. Il Ministro intendeva dire che la valutazione delle politiche va fatta tenendo conto del contesto, ma in realtà, quella citazione ci dice di quanto fragili possa essere le previsioni che fa il MEF. Infatti, a sentire Banca d’Italia, UPB, Corte dei Conti, tutta l’impostazione del Piano si basa su una ipotesi ingiustificata di una riduzione strutturale del disavanzo come quella del 2024, per tutti i prossimi cinque-sette anni. Ma UPB e Banca d’Italia espressamente hanno giudicato questa ipotesi facilmente esposta a minime variazioni macroeconomiche, interne ed esterne. Ciò significa che anche le ipotesi formulate dal MEF sull’andamento della spesa netta sono estremamente fragili e ingiustificate. A maggior ragione quando, come scrive l’UPB, il solo mantenimento della spesa sanitaria attuale richiederebbe un significativo incremento annuale rispetto ai valori riportati nel Piano”. Così in una nota Antonio Nicita, senatore del Pd.
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