“Qualcuno ha definito imbarazzante questo Dpf, ma anche definire imbarazzante qualcosa implica che esista. Questo Dpf ha la straordinaria caratteristica di non dire nulla, e non basta la relazione del ministro Giorgetti, 29 pagine scritte in grandi caratteri e interlinea doppia, a mascherare il vuoto.  Come ci dice l’Upb e non le cassandre dell’opposizione, questo documento è solo una parte di quanto presentato usualmente nel Def, le informazioni fornite sono ridotte. E c’è un grande mistero: cosa succede nel 2028? Forse hanno informazioni sulla fine del mondo? Alla faccia della pianificazione settennale, il 2028 è sparito. L’unica spiegazione è che il governo Meloni ha solo una data in mente: il 2027, ovvero la fine della legislatura. L’unico provvedimento economico è il Pnrr, che il governo Meloni ha ereditato e che tiene ancora un po’ in vita il nostro Pil, per quanto l’Fmi lo abbia corretto dello 0,4%. Siamo il Paese che cresce meno. Ma quali sono le politiche che il governo ha adottato per generare risultati? Non ci sono politiche economiche”. Lo ha detto il senatore Antonio Nicita, vicepresidente del gruppo del Pd, nel suo intervento in Aula sul Dpf. “Sui dazi – prosegue Nicita – non si dice assolutamente nulla. Sulla Trump tax, il costo di avere Trump alla Casa Bianca, il Dpf non dice nulla. Eppure l’inattività di un governo è un costo”.


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