“Nella maggioranza c’è un concetto di concorrenza non chiarito. il ddl concorrenza è, infatti, pieno di buchi che vanno dal settore bancario a quello energetico e dei trasporti. C’è pochissimo su tutto e spicca la grandissima assenza del ministro Urso, proprio mentre il sistema manifatturiero è fermo”. Lo ha detto il sen. Antonio Nicita, vicepresidente del gruppo Pd, intervenendo in Aula.
“Il Pd ha osato proporre due grandi questioni che riguardano il nuovo capitalismo digitale e le piattaforme digitali che devono, innanzitutto, garantire che non vi siano conflitti d’interesse nei servizi di connettività, nella gestione dei dati e nel rispetto della normativa europea per tutelare lo stato di. E solo per tale ragione i nostri emendamenti sono stati bollati come anti-Musk”.
“E poi – ha aggiunto – siamo preoccupati che i fondi del Pnrr già assegnati possano essere distratti per assegnarli a Starlink. Un atto non coerente dal punto di vista tecnologico e del rispetto degli standard europei. E’ questa la nozione di sovranismo della destra? Si è dimenticata di quando sosteneva che i dati degli italiani non possono essere su cloud esteri? E’ stato sufficiente ricevere qualche visita di Musk per cambiare idea?”.
“E’ necessario, invece, stabilire rapporti chiari e trasparenti con il capitalismo digitale – ha concluso Nicita – perché c’è il rischio che si sia passati dal nazionalsovranismo al provincialismo estremo per il quale siamo pronti a vendere la libertà di tutti al primo tycoon digitale amico. Il fatto che i tycoon digitali possano influenzare l’opinione pubblica è accertato ed è un grande pericolo per il funzionamento del sistema democratico e del mercato”.


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