Il senatore del Pd Antonio Nicita ha
chiesto al ministro della Cultura lo scioglimento del Consiglio
di amministrazione della Fondazione Inda, l’ente che organizza
gli spettacoli classici al Teatro greco di Siracusa. Una
richiesta motivata dal fatto che dall’estate scorsa la
Fondazione e’ monca della figura del soprintendente dopo la
fine del rapporto con Antonio Calbi, quando mancano piu’ di due
mesi dall’inizio delle rappresentazioni.
In effetti, il Cda dell’Inda, presieduto dal sindaco di
Siracusa, Francesco Italia cosi’ come previsto dalla Statuto,
aveva indicato una terna di nomi per sostituire Calbi, con cui
si erano verificati dei contrasti, e la scelta era caduta su
Luciano Messi, sovrintendente dell’associazione Arena
Sferisterio di Macerata, Giuseppe Acquaviva, sovrintendente del
Teatro sociale di Camogli e l’attore Luca Lazzareschi. Solo che
il ministero, in quel periodo guidato da Dario Franceschini,
invito’ il Consiglio di amministrazione dell’Inda a predisporre
un bando. “Il termine di scadenza -scrive il senatore nell’atto
parlamentare – per presentare le istanze di partecipazione era
il 27 settembre 2022, ma, una volta scaduto il termine, nessuno
ha esaminato le istanze pervenute e, a distanza di quattro mesi
esatti, di quell’avviso pubblico non si ha alcuna notizia;
quindi, ad oggi, non ci si puo’ non chiedere come la dottoressa
e consigliera delegata Valensise e il presidente Italia
ritengano di poter gestire le prossime rappresentazioni
classiche senza il sovrintendente artistico e culturale”.
Il senatore del Pd attacca il Cda della Fondazione per non avere
ancora trovato una soluzione: “A fronte della possibile scelta
di ripetere l’avviso pubblico, in presenza di un esiguo numero
di partecipanti, o di scegliere tra i nomi di coloro che hanno
fatto istanza di partecipazione – dice – si e’ scelto di non
scegliere; si tratta di un comportamento inaudito e molto grave
che rischia di pregiudicare le attivita’ e la reputazione della
fondazione Inda. Si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo
non ritenga opportuno e doveroso considerare lo scioglimento del
consiglio di amministrazione e procedere in tempi brevi alla
nomina di un commissario per risolvere questa situazione
incresciosa”.