“Non può essere definita altro che imbarazzante l’ennesima richiesta di voto di fiducia, che avviene con il ministro assente e l’aula semivuota. Siamo qui perché obbligati dall’art 67 della Costituzione che impone di rappresentare la nazione, non certo però per poter svolgere il nostro ruolo di parlamentari. Impediti, per l’ennesima volta da un testo che il Governo ha blindato. Ma come facciamo ad essere adempienti se il diritto dovere di discutere e proporre le leggi viene umiliato dal potere esecutivo che detta cosa votare senza alcuna possibilità di intervento? Questo decreto è chiuso- Nella confusione degli argomenti trattati, uno incongruente con l’altro, spuntano però cose rilevanti su cui però è impossibile intervenire. Mi riferisco, ad esempio, al tema dei concorsi per le graduatorie dei Comuni. Incredibilmente il Governo spinge per superare le graduatorie perché per il ministro non rappresentano il merito. Una questione con implicazioni enormi che non si può discutere. La trasparenza e il merito abbandonati. Il Decreto è un elenco mal ragionato e senza respiro, che si inserisce in una azione di Governo frammentaria. Niente politica economica ma solo mortificazione del parlamento”. Così il senatore Antonio Nicita Vicepresidente del Gruppo del Pd intervenendo nell’aula di Palazzo Madama nel corso della discussione del Dl P.A..
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