Nel corso dell’audizione dell’AD di TIM Labriola, in ottava commissione in Senato, il senatore Antonio Nicita (PD), prendendo atto delle ragioni finanziarie a sostegno dell’ipotesi di vendita della rete, ha posto il tema dell’assenza di un progetto industriale che crei valore per TIM, come rete integrata, e per le migliaia di lavoratori e lavoratrici. “Negli ultimi anni – ha osservato Nicita – il tema della separazione della rete TIM è stato legato all’integrazione orizzontale con Open Fiber, individuando quindi la separazione verticale come un rimedio di tipo antitrust. Fatte salve le ragioni di urgenza finanziaria – ha proseguito – non si comprende perché rinunciare al valore dell’integrità dell’azienda, in assenza di un progetto concreto di aggregazione delle reti”. Secondo Nicita, una successiva operazione di integrazione orizzontale tra reti wholesale finirebbe peraltro per generare rimedi antitrust aggiuntivi. “Serve una iniziativa di politica industriale del Governo – ha concluso Nicita – che agisca sulle cause della insostenibilità degli attuali assetti di mercato, alla luce degli elementi che emergeranno nel corso delle audizioni in Senato”.
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