“Una struttura carceraria nuova di zecca, con 70 posti in container sull’asfalto sotto il sole, attaccata all’hot spot: questo è il nuovo Centro trattenimenti di Porto Empedocle ad Agrigento che ho visitato oggi. Ospita 6 tunisini, di cui uno ha ricevuto la convalida all’espatrio. SI tratta di persone arrivate con barchini che dichiarano di esser fuggiti da un paese invivibile. Non hanno ancora avuto la possibilità di contattare un proprio avvocato e sorridono all’idea di poter disporre di 2500 euro per la cauzione. Non si comprende la necessità di questo nuovo centro costruito in tutta fretta a Ferragosto, quando c’è già quello di Pozzallo. Certo, la competenze giuridica è assegnata a Palermo e non più a Catania dove molte richieste di convalida sono state respinte. Il sogno del governo pare essere quello di trasformare la Sicilia in una grande carcere per migranti. Tutto pare concentrato sulla logica dei rimpatri forzati e non della accoglienza e della verifica della condizione dei richiedenti asilo. Uno spreco di risorse economiche e umane, come sta avvenendo a Porto Empedocle dove oggi sono stato per un’ispezione. La sensazione è quella di un voluto caos tra strutture, una mostruosità burocratica che inghiotte vite e non governa nulla. E su cui chiederemo opportune informazioni al Ministro”. Cosi in una nota il Sen. Antonio Nicita, Vice Presidente del Gruppo PD in Senato.


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