L’Aula del Senato ha approvato, in terza lettura, con 186 voti favorevoli, 32 voti contrari (e 1 astenuto), il disegno di legge delega sul codice dei contratti pubblici, nel testo approvato con modifiche dall’Aula della Camera lo scorso 24 maggio. Il governo ha ora sei mesi di tempo per scrivere le nuove regole sugli appalti, nel rispetto dei principi indicati nella legge delega.
La legge delega approvata oggi in via definitiva contiene 31 principi da declinare nel nuovo codice dei contratti. Tra i principi più rilevanti ci sono: la qualificazione e riduzione delle stazioni appaltanti; il rafforzamento delle funzioni di vigilanza e assistenza alla Pa da parte dell’Autorità Anticorruzione; misure per favorire la partecipazione delle micro e Pmi e l’aggregazione di impresa; misure per la semplificazione degli appalti di valore inferiore alla soglia comunitaria; obbligo di prevedere nei bandi un meccanismo di revisione dei prezzi; misure per garantire il rispetto di criteri di responsabilita’ energetica e ambientali; divieto di prestazioni professionali gratuite a favore della Pa; semplificazioni delle procedure sull’approvazione dei progetti; revisione e qualificazione degli operatori economici; ridefinizione della disciplina sulle varianti in corso d’opera.

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