‘Voglio porre il problema dei Vigili del Fuoco discontinui, giovani che lavorano a chiamata e che hanno intrapreso una professione e maturato competenze. A loro, secondo i nuovi orientamenti del governo, non viene più data la possibilità di stabilizzazione nel Corpo, mentre però il ministero indice un concorso pubblico per coprire i posti vacanti. Sollevo la questione ricordando, nell’Aula del Senato, un vigile del fuoco discontinuo di Imola che si è di recente tolto la vita e un altro, Salvatore Todaro, 24 anni, che da Trapani si era trasferito a Milano nel 2010 per poter fare più giorni di richiamo’. Lo dice il senatore del Pd Giorgio Pagliari, che oggi è intervenuto in Aula.
‘Siamo di fronte a vigili del fuoco a tutti gli effetti – prosegue Giorgio Pagliari – che oggi vengono messi da parte senza avere neanche un’opportunità di verifica delle capacità e delle competenze. Sono giovani che si trovano in grandissima difficoltà perché hanno famiglia e più di trent’anni. Credo invece che sia necessario prendere atto dell’aspettativa che si è giuridicamente consolidata e che è tutelata dalla Costituzione, visto che finora questi lavoratori venivano stabilizzati. E chiedo al Governo – conclude Pagliari – di riflettere e di rimeditare sulla scelta fatta, che sembra contraria anche principi di buon senso, di giustizia e di etica’

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