‘Il lavoro dei propri figli è la preoccupazione principale delle famiglie italiane. Molto più dell’Imu. Per questo il provvedimento di conversione in legge del decreto sul lavoro in discussione in questi giorni in commissione è un primo passo perché l’occupazione giovanile diventi priorità’. Lo dichiara la senatrice del Partito Democratico Annamaria Parente, vicepresidente della commissione Lavoro a Palazzo Madama. ‘La ratio della legge – continua – è aiutare le aziende, soprattutto in questa difficilissima crisi economica, a favorire assunzioni a tempo indeterminato e alla stabilizzazione del lavoro dei giovani. Come Partito Democratico abbiamo chiesto l’allargamento della platea ai giovani fino a 35 anni, proprio perché in Italia la fascia di età oltre i 30 anni è quella che risente maggiormente della mancanza di lavoro. In questo senso è molto importante che le parti sociali si siano impegnate ad affrontare insieme un’occasione importantissima, anche sul piano occupazionale, come quella dell’Expo 2015. Ma oltre agli incentivi alle imprese – conclude Parente – il decreto si prefigge anche di razionalizzare e incentivare i centri all’impiego. Il Partito Democratico ha chiesto, infatti, l’istituzione di un’Agenzia Nazionale che coordini le strutture regionali per creare un vero sistema di politiche attive del lavoro’.

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