“Grazie al governo M5s-Lega, i 654 dipendenti dell’Anpal Servizi rischiano tutti di perdere il posto. Il reddito di cittadinanza viene erogato da 3 mesi, ma per paradosso gli esperti dell’agenzia che si dovrebbe occupare di cercare il lavoro a chi percepisce l’assegno sono precari e perdono il lavoro. Ho chiesto a Di Maio, con un’interrogazione firmata da oltre 30 senatori dem, di stabilizzare subito queste lavoratrici e lavoratori e di convocare immediatamente un tavolo di crisi sulla mission e il futuro di Anpal servizi”. Lo dice la senatrice del Pd Annamaria Parente, vicepresidente della Commissione Lavoro.
“Il governo sta mettendo fuori dalla porta i dipendenti di Anpal Servizi – spiega Parente – 20 sono già fuori, 5 lo saranno entro giugno, gli altri sono a tempo determinato e a collaborazione e scadranno entro il 2020. In un incontro con i sindacati, il presidente di Anpal ha subordinato la stabilizzazione di parte dei precari alla stipula delle convenzioni con le regioni per l’assunzione dei circa 3000 navigator. Un baratto inaccettabile. La verità è che il governo non ha intenzione di attuare la seconda tappa del reddito, che prevede di aiutare i disoccupati a trovare un lavoro. E Anpal Servizi non può essere schiacciata solo sul reddito di cittadinanza, ci sono da prendere in carico i percettori di Naspi, i giovani, i disabili, gli svantaggiati, le lavoratrici e i lavoratori che escono dalle crisi aziendali. Queste competenze – conclude Parente – servono come l’aria”.


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