‘L’impianto normativo del decreto lavoro, così come approvato dalla Camera,nella sostanza non cambia, visto che l’imprenditore che sfora il tetto del 20% dei contratti a tempo determinato dovrà pagare una sanzione molto alta e quindi avrà tutto l’interesse non farlo’. Lo dice la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro.
‘Il contratto a tempo indeterminato – prosegue Annamaria Parente – è il fondamento del nostro ordinamento giuridico in materia di lavoro. Ricordo, tra l’altro, che la sanzione è una misura già prevista nell’ordinamento legislativo. Nelle prossime ore il governo dovrà presentare gli emendamenti frutto della mediazione. Per il Pd l’interesse primario è che si arrivi a convertire il decreto del governo al più presto, con modifiche minime rispetto alla Camera, e che si possa passare ad esaminare il disegno di legge sul jobs act, che contiene una riforma complessiva e necessaria del mercato del lavoro e soprattutto punta al sostegno al reddito e alle politiche attive’.

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