‘L’intesa raggiunta alla Camera per approvare le modifiche al Jobs Act necessarie a recepire l’ordine del giorno della direzione Pd è una buona notizia, che valorizza il lavoro del Parlamento e migliora il testo. L’impianto fondamentale del Jobs Act, approvato al Senato con l’apporto di tutte le forze di maggioranza, non cambia, ma vengono introdotti una serie di correttivi per definire meglio i criteri di delega, già peraltro preannunciati dal ministro Poletti in Senato. In questo modo si può procedere speditamente verso l’approvazione entro l’anno di una riforma attesa’. Lo dice la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro.
‘I cardini inalterati del Jobs Act – prosegue Parente – sono la realizzazione delle politiche attive per il lavoro, con l’allargamento degli ammortizzatori sociali e la creazione dei servizi per l’impiego, il riordino dei rapporti di lavoro, con la nuova centralità attribuita al contratto a tempo indeterminato e il sostegno alla maternità e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Sono queste le riforme attese per costruire una nuova stagione dei diritti. Oggi – conclude Parente – è stato fatto un ulteriore passo avanti verso l’approvazione definitiva della legge, che è una priorità del governo’.

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