“Il nuovo Codice degli appalti che il Senato sta per approvare in via definitiva contiene molte novità positive, tra le quali, dal punto di vista del lavoro, l’intervento sul ‘massimo ribasso’ che tanto male ha fatto all’economia italiana e quello sulla ‘clausola sociale’ per promuovere la stabilità dell’occupazione per i dipendenti”. Lo dice la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro, che è intervenuta nell’Aula del Senato.

“Al Senato, come Commissione Lavoro – prosegue Annamaria Parente – abbiamo chiesto alle autority Anticorruzione e della Concorrenza e del mercato di esprimersi sulla ‘clausola sociale’, che ha lo scopo di favorire l’occupazione degli addetti già impiegati negli appalti precedenti, con un occhio particolare alla situazione nei call center dove l’avvicendamento è più frequente. L’esigenza emersa è di tenere insieme il riassorbimento dei lavoratori e delle lavoratrici con l’organizzazione e con il contesto delle imprese subentranti. Per questo,  come Commissione lavoro del Senato, abbiamo invitato il Governo, nei decreti attuativi, a varare normative che tengano insieme le istanze di carattere sociale e ambientale con le leggi sulla parità di trattamento e sulla concorrenza, oltre che con le esigenze organizzative delle imprese. La compatibilità sociale dell’impresa, del resto, è un principio sancito dall’articolo 41 della Costituzione. Tenere insieme queste questioni è anche responsabilità delle parti sociali, che dovrebbero prendersi cura del rafforzamento professionale dei lavoratori e delle lavoratrici. A questo servono anche le politiche attive, la seconda gamba del Jobs Act, che vanno messe in campo al più presto”.

 

6

 


Ne Parlano