“La Commissione Lavoro del Senato ha espresso parere favorevole al decreto legislativo per l’introduzione del Reddito di Inclusione (Rei). Si tratta dell’atto conclusivo di una piccola rivoluzione, che vede la creazione della prima misura nazionale contro la povertà, costituita da un concreto sostegno economico e da servizi finalizzati ad accompagnare le persone fuori dalla condizione di povertà. E’ un cambiamento di prospettiva fondamentale, perché significa che lo Stato si prende cura di chi è in difficoltà e, attraverso un piano personalizzato, mette tutti in condizione di ricominciare”. Lo dice la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro e relatrice al provvedimento.
“Il Reddito di Inclusione – prosegue Annamaria Parente – è inserito nei Livelli essenziali delle Prestazioni (Lep) e per questo la stessa legge delega ne prevede la graduale estensione, dai nuclei famigliari più fragili della prima attuazione, fino a coprire tutti coloro che si trovano nella condizione di povertà assoluta. Il beneficio sarà erogato dal 1 gennaio 2018. Ma anche grazie al riordino di tutte le prestazioni assistenziali, dovrà coprire via via una platea più vasta, con il piano nazionale contro la povertà”.