“Oggi nella Commissione Lavoro abbiamo ascoltato in audizione il neo presidente dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, Domenico Parisi. L’unica cosa certa, finora, è che il reddito di cittadinanza si fonda sul buon funzionamento del sistema delle politiche attive e in particolare dell’Anpal, istituiti per la volta dal Jobs Act, cioè dai governi del Pd. Tutto il resto è nel caos”. Lo dice la senatrice del Pd Annamaria Parente, vicepresidente della Commissione Lavoro.

“Si annuncia l’assunzione di 6000 ‘navigator’ – prosegue Parente-  ma M5s e Lega non dicono e non si capisce con quali criteri e come l’Anpal potrà utilizzarli. Non si dice e non si capisce come una calabrese o un campano che cercano lavoro potranno avere gli stessi diritti di una persona nelle stesse condizioni, ma in Lombardia. Domenico Parisi vanta un curriculum di rispetto, ma viene dal Mississipi. La realtà italiana è un’altra. La mia, la nostra preoccupazione è anche la confusione tra politiche di sostegno al reddito e a chi cerca lavoro e politiche per la povertà: non sono la stessa cosa”.

 

 


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