“Bisogna fare una netta distinzione tra l’aiuto alle persone e alle famiglie in povertà, il sostegno a chi cerca lavoro e l’accompagnamento a chi lo perde per essere ricollocato. Si tratta di condizioni diverse. Questa confusione non esiste in nessun Paese europeo. Eppure il testo al nostro esame è confuso, non equo e pericoloso. Mi rivolgo alle cittadine e ai cittadini: per com’è stato concepito, in tempi brevi sarete costretti a pagare più interessi derivanti dal debito pubblico e piccole gocce in centesimi di euro al giorno per ogni operazione quotidiana che realizzerete, dal fare la spesa ai movimenti sul bancomat, che già a fine giornata diventeranno un torrente in piena e aumenteranno il nostro personale debito giornaliero. Altro che aiutare il ceto medio. Senza politiche serie di investimenti occupazionali, i benefici immediati del reddito di cittadinanza saranno effimeri e virtuali”. Così la senatrice del Pd AnnaMaria Parente in un passaggio del suo intervento in Aula sul decreto Reddito di Cittadinanza e quota 100.
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