Interrogazione urgente
‘La prossima chiusura dell’Unità operativa complessa di Chirurgia 2 dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma, riferita nei giorni scorsi dalle agenzie di stampa, va evitata’.
Lo chiedono con una interrogazione urgente al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, depositata a Palazzo Madama dai senatori del Pd Claudio Moscardelli, Francesco Verducci, Manuela Granaiola, Andrea Marcucci, e a Montecitorio dalla deputata dem Lorenza Bonaccorsi.
‘L’unità operativa in questione, messa in discussione da una direttiva aziendale- spiegano i parlamentari-si occupa di chirurgia del pavimento pelvico e del colon-retto, con interventi per lo più in laparoscopia, dunque sofisticati e mini-invasivi, per tumori e patologia funzionale’.
‘Il taglio previsto- si legge nell’interrogazione- rischia di mandare in fumo l’esperienza di un’equipe chirurgica altamente specializzata, attiva dal 2009 all’ospedale Sant’Andrea. Un gruppo che, tra il 2011 e il 2012, ha eseguito 200 interventi prevalentemente in laparoscopia, una tecnica che consente una riabilitazione in tempi brevi, con meno complicanze post-operatorie, una degenza ospedaliera ridotta, dettaglio non irrilevante per le strutture sanitarie , specie in un momento di crisi economica’. ‘Per questo tipo di interventi- fanno sapere gli interroganti – è necessaria una strumentazione chirurgica sofisticata allestita con fatica nel corso degli anni’. Inoltre, i parlamentari chiedono di sapere ‘a quali criteri è ispirata la gestione delle stesse liste d’attesa e sollecitano il ministro Lorenzin ad intervenire sulla Regione Lazio .’
Lo chiedono con una interrogazione urgente al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, depositata a Palazzo Madama dai senatori del Pd Claudio Moscardelli, Francesco Verducci, Manuela Granaiola, Andrea Marcucci, e a Montecitorio dalla deputata dem Lorenza Bonaccorsi.
‘L’unità operativa in questione, messa in discussione da una direttiva aziendale- spiegano i parlamentari-si occupa di chirurgia del pavimento pelvico e del colon-retto, con interventi per lo più in laparoscopia, dunque sofisticati e mini-invasivi, per tumori e patologia funzionale’.
‘Il taglio previsto- si legge nell’interrogazione- rischia di mandare in fumo l’esperienza di un’equipe chirurgica altamente specializzata, attiva dal 2009 all’ospedale Sant’Andrea. Un gruppo che, tra il 2011 e il 2012, ha eseguito 200 interventi prevalentemente in laparoscopia, una tecnica che consente una riabilitazione in tempi brevi, con meno complicanze post-operatorie, una degenza ospedaliera ridotta, dettaglio non irrilevante per le strutture sanitarie , specie in un momento di crisi economica’. ‘Per questo tipo di interventi- fanno sapere gli interroganti – è necessaria una strumentazione chirurgica sofisticata allestita con fatica nel corso degli anni’. Inoltre, i parlamentari chiedono di sapere ‘a quali criteri è ispirata la gestione delle stesse liste d’attesa e sollecitano il ministro Lorenzin ad intervenire sulla Regione Lazio .’