“Che Maurizio Gasparri tiri in ballo il
Presidente della Repubblica per difendere un provvedimento
pericoloso come il decreto Sicurezza e’ una grave dimostrazione
di analfabetismo istituzionale. Anche i bambini sanno che il
fatto che un decreto legge sia firmato dal Capo dello Stato non
implica per nessuna ragione al mondo che egli condivida i suoi
contenuti e lascia la strada perfettamente aperta al sindacato
di legittimita’ costituzionale da parte della Corte
Costituzionale, che in questo caso e’ probabile che venga presto
chiamata a pronunciarsi”. A dirlo e’ Dario Parrini,
vicepresidente PD della commissione Affari costituzionali del
Senato.
“Per quanto ci riguarda – riprende – continuiamo a ritenere che
le scelte del GOVERNO sulla sicurezza siano allo stesso tempo
inefficaci, intrise di disposizioni illiberali e in contrasto
con i valori costituzionali. Parimenti riteniamo che la
decisione di scavalcare mesi di lavoro del Parlamento con un
decreto rappresenti una forzatura grave e una palese violazione
delle prerogative costituzionali dei parlamenta