“Dati di stamani, 119 morti palestinesi tra cui 27 minori. 7 morti in Israele. Lo scontro in atto in Medio Oriente si aggrava anziché attenuarsi.Bene fa il segretario del Pd a chiedere il cessate il fuoco, la fine di ogni violenza e un’iniziativa di pace di Unione Europea e Stati Uniti. L’inerzia della comunità internazionale dura da anni ed è intollerabile al pari di scelte rilevanti compiute dalle massime autorità politiche palestinesi e israeliane. Siamo dinanzi a un conflitto che non può avere una soluzione militare. O ci sarà una soluzione politico-diplomatica o non ci sarà nessuna soluzione”. Lo scrive su Fb il senatore del Pd Dario Parrini, presidente della Commissione Affari costituzionali.

Ed è chiaro che esiste una sola soluzione diplomatica possibile: pieno riconoscimento e piena difesa del diritto del popolo israeliano a vivere sicuro e al riparo da ogni aggressione entro i confini del proprio Stato, e perciò ferma condanna di qualsiasi attacco armato promosso da Hamas contro le città israeliane; pieno riconoscimento e piena difesa del diritto del popolo palestinese ad avere un proprio Stato e a non subire soprusi nei territori che si trovano sotto occupazione militare israeliana, compresa Gerusalemme Est (non si può dimenticare che l’occupazione di queste terre è stata dichiarata contraria alla legalità internazionale da più risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite). Con rispetto per le posizioni di ciascuno, debbo precisare che non sarò mai tra i fautori di analisi a senso unico, tra coloro che in mezzo a questo dramma che sembra non poter avere fine riescono a parlare dei diritti di uno dei popoli in questione senza parlare anche dei diritti dell’altro. O si parla congiuntamente dei diritti di entrambi, o si commette una grande ingiustizia. E questo non è cerchiobottismo – conclude Parrini – né retorica del ‘ma anche’. È, a mio giudizio, l’unico atteggiamento equo possibile.”


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