“Il Ministro Calderoli ricorda male o finge di ricordare male. La riforma costituzionale di cui lui ebbe la regia nel 2005, e che l’anno dopo venne fortunatamente bocciata dai cittadini col referendum, era piena di gravi difetti, ma non aveva quello di introdurre in Costituzione l’elezione diretta del premier. Concepire un progetto più pericoloso e sconclusionato di quella del 2005 era difficile. Col ddl Meloni-Casellati la destra c’è riuscita in pieno”. Lo dichiara il senatore del PD Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali.
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