Come mai il governo M5s-Lega ha deciso di privilegiare solo i grandi progetti nell’ambito del Fondo Sport e Periferie, istituito dai governi del Pd per realizzare e riqualificare gli impianti sportivi nelle aree svantaggiate e nelle periferie urbane? Perché sono rimasti fuori i progetti dei Comuni, inferiori a 300 mila euro, per i quali era stato previsto un finanziamento di 75 milioni che invece non sono stati spesi? E’ quanto chiede il senatore del Pd Dario Parrini, con un’interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte.
Nell’interrogazione Dario Parrini ricostruisce la storia del Fondo Sport e Periferie, che aveva ricevuto dai governi dem uno stanziamento di più di 500 milioni di euro, senza incorrere nella dichiarazione di illegittimità costituzionale delle legge sulle periferie urbane, perché l’attività sportiva agonistica è di competenza nazionale.
“Il 22 ottobre – spiega Parrini – è stato pubblicato l’elenco degli interventi concernente la seconda tranche da 100 milioni e, con grande sorpresa, tra i 200 interventi finanziati, circa la metà sono di importo superiore a 300 mila, con molti interventi che superano addirittura il milione di euro. Con quali criteri il Coni ha scelto i progetti? Inoltre chiedo al premier Conte per quale motivo non sono stati spesi gli ulteriori 75 milioni di euro del fondo investimenti destinati ai progetti minori, sui quali i Comuni riponevano molte speranze. Che fine hanno fatto quei soldi e quei progetti?”.


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