“Dal Presidente del Consiglio è venuta una smentita che non smentisce un bel niente. Per negare il conflitto di interessi denuciato dalla nostra interrogazione il premier Conte ha fatto dire che non è mai stato socio di Alpa e che non ha mai incontrato Mincione. Due cose totalmente campate per aria: che Conte sia stato consulente di una società presieduta da Mincione (e per l’appunto, come ha scritto il Fatto Quotidiano il 18 settembre senza mai essere smentito, ottenendo l’incarico tramite lo Studio Alpa) lo ammette la stessa nota di Palazzo Chigi. Inoltre che abbia avuto un legame di ferro con Alpa fino a condividere con lui lo studio legale e molto altro è un fatto arcinoto”.
Lo afferma il senatore Pd Dario Parrini, primo firmatario dell’interrogazione firmata da 25 colleghi dem, replicando alla nota diffusa da Palazzo Chigi.


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