“Esiste un nesso politico tra la riforma costituzionale sul premierato e il caso scandaloso di Paolo Corsini, l’alto dirigente Rai che attacca l’opposizione a una festa del primo partito di governo, e che ancora non risulta né dimissionario né rimosso dall’incarico, cosa piuttosto incredibile data la sua chiara incompatibilità coi principi e i valori del servizio pubblico. Il nesso è il seguente: una riforma costituzionale fatta per aumentare eccessivamente il potere di una sola persona, il o la premier, e per svuotare contropopoteri fondamentali come il Presidente della Repubblica e il Parlamento, il tutto senza minimamente porsi nessun problema di bilanciamento democratico, è una riforma pericolosa in ogni caso. Ma può diventare devastante se chi la porta avanti ha della democrazia la concezione illiberale, antipluralistica e di ostilità al dissenso che emerge dalle dichiarazioni di Corsini e da tante altre vicende rivelatrici di una chiara propensione di chi oggi detiene il potere ad abusare della propria forza e a colpire alla radice ogni contrappeso istituzionale, politico e sociale che faccia sentire la propria voce”. Lo dichiara il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali.


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