Senatore Dario Parrini, il Pd è sul piede di guerra per la riforma Casellati?
«Questa riforma è uno stravolgimento della Costituzione e, soprattutto, è la liquidazione della forma di governo parlamentare perché non solo azzoppa il capo dello Stato ma mette la vita del Parlamento nelle mani del premier come avviene nei Consigli comunali. E infatti il modello che hanno adottato è quello del sindaco d`Italia».
Per questo sembra piacere a Renzi.
«A proposito, una cosa a Renzi la vorrei dire: quando fece la riforma del 2016 si guardò bene dal prevedere l`elezione diretta del premier perché tutte queste obiezioni gli vennero fatte e lui le accolse».
Comunque i poteri del capo dello Stato resterebbero invariati.
«Questa è una presa in giro colossale. E una mossa di facciata lasciare al capo dello Stato, eletto dal Parlamento, il potere formale di incaricare il capo del governo eletto dal popolo». Quindi per lei è comunque uno stravolgimento della Costituzione.
«Sì, con l`elezione diretta viene stravolto l`equilibrio tra il presidente della Repubblica e il premier. Oggi nella nostra Costituzione il capo dello Stato è un organo moderatore, arbitrale, dotato di grande potere nei giorni di crisi perché ha un`investitura uguale o superiore a quella del capo del governo. Entrambi sono eletti dal Parlamento ma il capo dello Stato ha un`investitura più ampia perché il premier può ricevere la fiducia anche da una maggioranza semplice, il presidente della Repubblica invece è eletto con almeno la maggioranza assoluta da una platea che non si limita alle due Camere ma include anche i delegati regionali. I nostri costituenti non è che hanno previsto questo meccanismo perché non sapessero come impiegare il tempo, ma perché volevano inserire i giusti contrappesi».
Insomma, non salva niente.
«Già, e se poi come leggo l`elezione diretta del premier avviene a turno unico siamo nella fascia di massimo pericolo, perché così si affida al premier un potere enorme, senza che abbia nemmeno la maggioranza assoluta dei consensi».
Una delle critiche che viene rivolta alla riforma è che l`elezione diretta del premier non esiste in nessun Paese al mondo.
«Sì, parlano di premierato all`italiana, ma ci sarà una ragione se in nessuna Repubblica parlamentare al mondo vige l`elezione diretta del premier. Con questa riforma avremmo una Repubblica dove il premier tiene a guinzaglio il Parlamento e il capo dello Stato».


Ne Parlano