“Che orrore il Ministero della Cultura che prende decisioni motivate non da ragioni culturali ma da propositi di vendetta: una specie di spedizione punitiva 2.0, assai grave anche se consumata con strumenti diversi dal manganello e dall’olio di ricino. Declassano il Teatro della Toscana da teatro nazionale a teatro della città per ritorsione contro la nomina di Stefano Massini, un grande intellettuale italiano, di indiscusso prestigio e di indubbia competenza. Una cosa mai vista nella storia nazionale del teatro. Uno sfregio alla libertà della cultura, a Firenze e a una delle sue istituzioni più prestigiose”. Lo scrive in un post su Facebook il senatore del PD Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali.
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