DARIO PARRINI

Il Partito democratico ha deciso di fare sua la battaglia per la difesa dei sindaci nel loro ruolo sempre più a rischio di finire nel tritacarne mediatico-giudiziario, e così dopo l`incontro del segretario Enrico Letta coni primi cittadini è arrivato anche un ddl che prevede che «non ci sia più la sospensione automatica per gli amministratori regionali e locali che riportano condanne non definitive, a meno che non si tratti di condanne per reati gravi e di particolare allarme sociale tra i quali la corruzione, la concussione e i delitti legati alle mafie». Il capogruppo dem in commissione Giustizia al Senato, Dario Parrini, ne è assieme ad altri primo firmatario, e spiega che «con una condanna in primo grado per abuso d`ufficio, per definizione ribaltabile, e spesso ribaltata, nei successivi gradi di giudizio, non è giusto arrivare alla sospensione automatica di un sindaco eletto da migliaia o decine di migliaia di cittadini».

Senatore Parrini, da dove arriva il bisogno di presentare un ddl che modifica la legge Severino per quanto riguarda la responsabilità degli amministratori locali?

Dal fatto che nove anni di applicazione della norma hanno dimostrato che nel punto riguardante i presupposti per la sospensione degli amministratori pubblici essa può produrre effetti assolutamente negativi sul piano dell`equità e della funzionalità istituzionale.

Nella nota di presentazione del ddl si parla di alcune vicende paradossali e inique vissute dai sindaci. Alcune hanno occupatole pagine di cronaca dei giornali per settimane, salvo poi finire nel nulla. Ci aiuta a riassumere i casi più eclatanti?

Non mi va di personalizzare. Dico solo che con una condanna in primo grado per abuso d`ufficio, per definizione ribaltabile, e spesso ribaltata, nei successivi gradi di giudizio, non è giusto arrivare alla sospensione automatica di un sindaco eletto da migliaia o decine di migliaia di cittadini. Il contrasto con lo spirito dell`articolo 27 della Costituzione è a mio avviso stridentissimo. La regola attuale è giusto che resti per reati di particolare allarme sociale. Ma solo per quelli. Nel ddl a mia prima firma questa specificazione c`è. Si tratta di realizzare un nuovo bilanciamento tra esigenza di stabilità e di efficienza delle pubbliche amministrazioni da una parte e esigenza di salvaguardia della legalità dall`altra. Serve un migliore equilibrio. Oggi lo squilibrio è totale.

I sindaci, come ha ricordato il segretario Enrico Letta, sono parte integrante del Pnrr. Lo stesso concetto è stato espresso dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante l`ultima assemblea dell`Anci, accolto da una standing ovation. È anche a questo che si deve la necessità di un ddl in materia?

Condivido le sottolineature di Letta sul ruolo dei sindaci, che è sempre stato cruciale e che lo è particolarmente in questa fase. Questo ddl fa parte di un pacchetto di iniziative legislative che io ho promosso in questi mesi e che ho ribattezzato “pacchetto dignità sindaci”, cercando di rimuovere tutti quegli ostacoli che non permettono ai sindaci di svolgere in maniera decorosa e in condizioni di ragionevole tranquillità i loro difficilissimi e crudeli compiti: dalla questione delle indennità (il ddl è stato fatto proprio dal govermo nella legge di bilancio, una gran cosa) fino alla riforma della responsabilità penale ed erariale,  che così com`è oggi produce troppo spesso penne tremanti e burocrazia difensiva, due patologie che fanno male al Paese.

Nel ddl vi distaccate dalla posizione manifestata nei quesiti referendari di Radicali e Lega, che però condividono con voti l`obiettivo cioè la tutela dei primi cittadini. Perché allora non sostenere i referendum?

Non condivido l`approccio del referendum rispetto alla Severino , perché non penso che di fronte a una legge del genere vada calata la mannaia in maniera indiscriminata. Servono invece modifiche intelligenti e circoscritte, come quella che noi facciamo. Non stravolgimenti che trovo politicamente e giuridicamente inappropriati.

Su questa linea, e su quella espressa dal vostro ddl, pensate di ottenere l`appoggio di una parte del Parlamento e ci sono già accordi con altre forze politiche?

Mi auguro proprio che ci sia un largo consenso. E che abbiano un seguito concreto le dichiarazioni che tutti fanno circa l`opportunità di estendere le tutele ieri sindaci. Serve coerenza e confido che ci sarà.


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