“Noi siamo sempre stati favorevoli, e lo siamo ancora oggi, ad una riduzione del numero dei parlamentari. E lo siamo ancora oggi, se questa scelta si colloca all’interno di una riforma seria che perlomeno porti al superamento delle due anomalie più gravi del sistema parlamentare italiano: il fatto che ci sono due Camere che fanno esattamente le stesse cose e il fatto che siamo l’unico Paese al mondo in cui un ramo del Parlamento non usa il suffragio universale per essere eletto. Nessuna di queste due condizioni minime di serietà è soddisfatta dal provvedimento voluto da Lega e M5S. Diciamo no a scelte che, anziché essere parte di una riforma seria, sono lo strumento di un disegno antiparlamentare e uno spot elettorale di bassissimo livello, un mostriciattolo propagandistico pasticciato e confuso. Quello che il governo ci propone è un disegno esplicito e strombazzato di svolta autoritaria in questo Paese, perché è un disegno che si compone di referendum propositivo, in discussione alla Camera, fatto in maniera grave contro le prerogative del Parlamento; è un disegno che si compone della volontà di superare il divieto di mandato imperativo, in modo che i partiti diventino caserme; è un disegno che si compone della volontà di superamento del quorum nel referendum abrogativo. Molti parlano delle differenze tra Lega e M5S. Ma c’è una cosa che li unisce su tutte: una cultura politica profondamente illiberale e autoritaria. Se comprendiamo questo, tutto si spiega: si spiega come mai il Movimento 5 Stelle va pazzo per il Venezuela di Maduro, si spiega come mai Salvini stravede per Orbán e si spiega come mai entrambi stravedono per Putin. Tutto si spiega”. Così il senatore Dario Parrini, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, nella dichiarazione di voto sulle norme che riducono il numero dei parlamentari approvate oggi dal Senato. “Ma questo provvedimento non è soltanto un mostriciattolo propagandistico, è anche un’arma di distrazione di massa per coprire le vergogne che caratterizzano questa maggioranza. La prima vergogna è che questo governo sta mandando a picco l’economia italiana e l’occupazione in questo Paese. La seconda vergogna – ha concluso Parrini – è che si sta per salvare Salvini dal processo sulla nave Diciotti, seppellendo ogni credibilità legalitaria per sempre”.


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