“Il ddl presentato dal Pd e che la maggioranza ha bocciato, dimostrava che l’autonomia poteva realizzarsi in maniera sostenibile, senza allargare le distanze tra i più forti e i più deboli. Invece la destra ha scelto la strada peggiore, con una autonomia differenziata che mette a rischio l’equità e la tenuta sociale. E anche oggi la maggioranza continua a sostenere un mondo alla rovescia, cercando di nascondere la realtà e mistificandola. Lo fa, ad esempio, facendo passare la figura di Almirante come antesignano dell’autonomia e della tenuta democratica. Ricordo che nel 1972 il Msi di Almirante portò in politica Ciccio Franco, tra gli animatori dei moti di Reggio Calabria o Mario Tedeschi riconosciuto colpevole di complicità nella strage di Bologna. E’ non solo utile ma necessario ricordare come solo l’amnistia salvò Almirante da una condanna per favoreggiamento nella strage di Peteano del 1972, per la quale fu rinviato a giudizio con l’accusa di aver favorito la latitanza di Carlo Cicuttini. Questi sono i fatti, al pari della simpatia che sempre espresse per le dittature militari di Pinochet in Cile, Videla in Argentina e dei colonnelli in Grecia. E del resto lui stesso diceva “democratico è un aggettivo che non mi convince e la parola fascista ce l’ho stampata in fronte”. Questi sono i fatti che la destra continua a ignorare. Questa è storia. E purtroppo farà storia anche un provvedimento, quello di Calderoli, che spacca il paese”. Così il senatore del Pd Dario Parrini, vice presidente della commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama intervenuto in aula.
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