“In Italia le preferenze si usano nelle elezioni regionali e nelle ELEZIONI comunali nei comuni fino a 15mila abitanti entro un sistema elettorale maggioritario a turno unico; nelle ELEZIONI comunali nei comuni sopra i 15mila abitanti entro un sistema maggioritario a doppio turno; nelle ELEZIONI europee entro un sistema proporzionale. Il voto di preferenza rappresenta il meccanismo d’individuazione degli eletti col miglior saldo tra pregi e difetti. Ed è compatibile con qualsiasi formula di traduzione dei voti in seggi: maggioritaria, proporzionale, mista, a un turno o a due. Personalmente, sono molto d’accordo con quanto detto ieri da Stefano Bonaccini e oggi da Francesco BOCCIA sull’opportunità che il PD lanci subito, su questo tema, una sfida alla destra. Care MELONI e Casellati, se quello che davvero vi interessa è far contare di più i cittadini, accantonate il premierato e presentate subito un disegno di legge per introdurre le preferenze per la scelta dei parlamentari, sulla quale da ben diciotto anni i cittadini non hanno nessuna rilevante voce in capitolo. Se non lo farete, vuol dire che i vostri discorsi sulla volontà di dare più peso al voto degli elettori sono un puro bluff”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd, Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali del Senato.
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