“Con il decreto legge n. 63 contenente misure per l’agricoltura, entrato in vigore 4 giorni fa, è salito a 59 il numero di dl emanati dal governo Meloni nei suoi 576 giorni di attività (un lasso di tempo pari a 19 mesi). In media sono stati sfornati 3,1 decreti legge al mese: questi numeri sono il segno di una patologia grave che svilisce il Parlamento, sempre più ridotto a una funzione prevalentemente ratificante, con uno dei suoi due rami costretto a turno ad agire come mero organo passacarte. Questo abuso della decretazione d’urgenza, che non è nato nel 2022 ma che in questa legislatura ha raggiunto livelli record, dovrebbe preoccupare in pari misura tutte le forze politiche. Il rapporto tra potere esecutivo e potere legislativo non è mai stato così squilibrato a danno del secondo, e l’invadenza del governo nella produzione normativa non è mai stata così dilagante e immotivata. Tutti coloro che sono interessati al buon funzionamento del nostro assetto istituzionale dovrebbero impegnarsi per contrastare con norme opportune questa deriva e per arrivare velocemente a un’inversione di marcia. La riforma costituzionale di cui al ddl 935 ora all’esame di Palazzo Madama va invece nella direzione sbagliata, perché rende ancora più sbilanciato il rapporto Governo-Parlamento e più schiacciante e priva di seri contrappesi la preponderanza dell’esecutivo sul legislativo”.
Lo dichiara il senatore de Pd Dario Parrini, Vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama.


Ne Parlano