“Sarebbe bene non proseguire con l’esame di questo decreto perché si tratta di un provvedimento molto importante che non si può affrontare con questa leggerezza e fretta, ledendo le prerogative delle opposizioni di presentare e discutere i propri emendamenti. Il titolo del decreto avrebbe dovuto essere ‘Misure non urgenti per la strumentalizzazione politica dei flussi migratori’, la gestione dei flussi migratori manca del tutto, la confusione c’è tutta: è una norma manifesto, di propaganda e senza effetti, in palese contrasto con alcuni disposizioni fondamentali della nostra Costituzione e dalle norme consolidate delle convenzioni e dei trattati internazionali”. Lo ha detto in Aula il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali, all’inizio dell’esame del Dl Ong.

“E’ del tutto irragionevole e di dubbia legittimità costituzionale – ha ricordato sempre in Aula il senatore Andrea Giorgis, capogruppo del Pd nella Commissione Affari costituzionali – ostacolare le operazioni di soccorso in mare assegnando alle navi delle Ong porti lontani da raggiungere senza ritardo e impedendo i salvataggi multipli. Quale giustificazione giuridica, politica e umana può avere costringere le navi con i naufraghi a bordo a ulteriori lunghi tratti di navigazione? Alla maggioranza diciamo: fermatevi, abbiamo un confronto pubblico vero e aperto sul fondamentale diritto alla vita di ogni essere umano, quale che sia la sua cittadinanza”.


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