“Giorgia Meloni esca dall’ambiguità. Siamo a un punto di svolta nelle relazioni internazionali. O si sta con gli europeisti pro-democrazia come Sanchez, Macron, Starmer, Merz e Tusk. O si sta con personaggi come Orban e Fico, o come Kickl e Wilders, che detestano la democrazia e cercano di minare e dividere l’integrazione europea facendo il gioco che piace a Trump, a Putin e a tutti coloro che vogliono rimodellare l’ordine mondiale sulla base non del diritto internazionale ma della legge della giungla”. Così in una nota Dario Parrini, senatore del Partito democratico. “Nel momento presente non c’è spazio per il terzismo o il ‘neneismo’ (termine barthesiano usato per essere educati e non parlare di ‘cerchiobottismo, piede in due staffe, doppiogioco’). Quando le strade percorribili sono solo due, almanaccare su impraticabili ‘terze vie’ è una pericolosa presa in giro”, conclude.


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