“Sulla soglia per accedere al premio del 55% dei seggi in Parlamento, il sottosegretario Fazzolari si produce in un’affermazione che se non ci fosse da piangere farebbe ridere. Assicura infatti che tale bonus sarà superiore al 30%. Si tratta di un’assicurazione di nessun valore. Per due ragioni”. Lo dice il senatore del pd Dario Parrini, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali.

“Primo, Fazzolari – spiega Parrini – fa finta che non esistano sentenze della Corte Costituzionale che invece esistono, e che dicono cose precise sui limiti cui deve andar soggetta la sovrarappresentanza di una maggioranza nella traduzione dei voti in seggi. Secondo, Fazzolari fa finta di ignorare che l’Italia è un Paese dell’Ue. E in ogni Paese dell’Ue, per la precisione sono quattordici, in cui si elegge direttamente una persona a una carica nazionale apicale, la soglia è del 50%, perché non si può dare molto potere a una singola persona, e l’elezione diretta darebbe indubbiamente al premier molto potere, senza la certezza che questa persona sia espressione della volontà di almeno la metà più uno di coloro che esprimono un voto valido.

Poiché nel ddl Casellati è l’elezione di una persona a portarsi dietro una maggioranza parlamentare quantitativamente predeterminata, delle due l’una: o si mette la soglia al 50%, e perciò prevede un ballottaggio tra i due più votati del primo turno se nessun candidato supera quella soglia al primo turno, oppure si vuol rendere l’Italia un’anomalia assoluta a livello europeo”.


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