“Il disegno di legge per riconoscere il relitto del regio sommergibile ‘Scirè’ quale sacrario militare subacqueo doveva essere di ordinaria amministrazione, ma incredibilmente è diventato la spia della grande anomalia del centrodestra. La decisione incredibile della maggioranza di cancellare l’emendamento che contestualizzava storicamente il sacrario, e di ribaltare così la scelta unitaria che aveva permesso il voto unanime alla Camera sul ddl, indica che alcune componenti del centrodestra hanno grossi problemi che non sanno e non vogliono risolvere. Non sanno e non vogliono fare i conti con la storia, con la responsabilità della seconda guerra mondiale, con i feticci più tossici della propaganda del regime fascista e dei cinegiornali dell’istituto luce”. Lo ha detto in Aula il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali.
“La Decima Mas – ha proseguito Parrini – è entrata nella storia perché ha ucciso e torturato centinaia di partigiani e civili e Iunio Valerio Borghese, che dello Sciré è stato il comandante, è stato uno dei peggiori criminali di guerra della storia di questo paese. Rimuovere la contestualizzazione storica da questo ddl ha squalificato il Senato della Repubblica, facendone il fortino di un revisionismo storico poco imbarazzato, ma molto imbarazzante. Onorare i morti in maniera unanime come avremmo voluto fare non era il primo obiettivo di questa destra, ma lo era esaltare le gesta precedenti all’affondamento dello Sciré. E mi auguro che i sedicenti moderati e liberali della maggioranza che quando il gioco si fa duro scompaiono, abbiano un sussulto di dignità e siano sopraffatti dalla vergogna che li porti a non sostenere con il loro voto questa legge fuori luogo, fuori dal tempo e fuori dalla storia”.


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