“Nell’affrontare oggi questa questione
delicata, dobbiamo rispondere alla domanda di fondo: su cosa
esattamente siamo chiamati a prendere posizione e non è certo per
prendere posizione sul conflitto ideologico tra magistratura e
politica, disputa che è stata ed è un danno per il nostro Paese.
Non giova alla nostra democrazia e alle buone e necessarie
riforme della politica e della giustizia, di cui sono esempio le
riforme che la maggioranza sta portando avanti su impulso
ministra Cartabia. Non siamo nemmeno chiamati a giudicare ipotesi
investigative alla base dell’inchiesta penale, che è compito dei
giudici. Risulta evidente che il compito che dobbiamo assolvere
oggi è effettuare una puntuale e rigorosa analisi dei fatti
rilevanti, che riguardano l’art. 68 della Costituzione che
difende le prerogative dei parlamentari e la dignità del
Parlamento e che contribuisce a delineare il confine tra i poteri
Stato, frontiera cruciale per la democrazia e lo stato di
diritto. Investire la Consulta per definire un preciso
orientamento su questo non è una mancanza di rispetto nei
confronti dell’indipendenza della magistratura, né un intralcio
all’opera della magistratura nella lotta all’illegalità, ma
sollevare un conflitto di attribuzione può rappresentare un
fattore di chiarezza utile a politica e magistratura”. Lo ha
detto in Aula il senatore del Pd Dario Parrini, presidente della
Commissione Affari costituzionali